
Emilio Quadrelli & Giulia Bausano
| Nell’editoriale Musica
d’avanguardia del 30 luglio 2014, il Collettivo
Militant constatava con non poca amarezza come, di fronte al massacro
sionista perpetuato nei confronti della popolazione palestinese di Gaza e del
golpe neonazista in atto in Ucraina, nel nostro Paese le mobilitazioni di
solidarietà al fianco di queste popolazioni non abbiano potuto vantare
iniziative di una qualche consistenza. Le retrovie dell’imperialismo, per usare
un lessico forse un po’ datato, sembrano essere sostanzialmente sicure. Neppure
a livello simbolico il complesso militare – industriale imperialista è stato
sfiorato, le sue sedi economiche e commerciali sono rimaste intonse, mentre il
personale politico – diplomatico e le sue strutture non sono stati vittime di
alcuna contestazione.